Diario 2023
Diario 2023 la trentesima vendemmia!
Le abbondanti piogge di inizio estate hanno portato un rischio di malattie fungine molto superiore agli anni passati.
I campi e la cantina sono state allagate per alcuni giorni ma possiamo dirci fortunati rispetto ai tragici eventi della vicina Romagna.
L’umidità di maggio ci ha obbligato a sforzi mai fatti prima nella lotta alle malattie e usando solo estratti naturali con interventi preventivi, il lavoro in vigna è stato incessante e durissimo. Gli interventi hanno richiesto elevate temperature di esecuzione ad orari mirati con frequenze mai eseguite prima d’ora.
Continui anche gli sfalci per controllare l’umidità sul filare e limitare la trasmissione della peronospora e dell’oidio.
Il 21 Agosto le uve bianche erano già mature e sane fortunatamente.
Il calo di produzione tanto temuto è stato limitato e l’intensità aromatica delle uve si è dimostrata una delle caratteristiche più importanti dell’annata.
La vendemmia
La nostra raccolta manuale a più passaggi è sempre fondamentale per la selezione dei grappoli migliori per ogni vino e anche quest’anno è stata utile per esaltare le caratteristiche aromatiche, quest’anno così generose.
In vendemmia le temperature estremamente torride con l’ondata di caldo di agosto, ci hanno obbligati ad orari molto anticipati perchè già alle 10 di mattina il caldo metteva già a dura prova le persone ed i grappoli con valori spesso oltre i 35 °C.
Queste temperature hanno messo a rischio la tenuta delle acidità ma con una vendemmia tempestiva e un gruppo di ragazze e ragazzi molto determinati abbiamo salvato dal bruciore di quei giorni la freschezza gustativa e aromatica delle uve.
Con queste caratteristiche le macerazioni sono state qualche giorno più brevi degli anni passati per non appesantire la struttura e prevenire le ossidazioni.
La cantina
Lo sforzo principale in cantina è stato il controllo delle fermentazioni per evitare sbalzi di temperatura che compromettessero l’espressione delle nostre varietà antiche. Esprimere l’identità aromatica è stato possibile organizzando il nostro riposo notturno delle uve per acclimatarle e organizzare lenti avvii di fermentazione con fermenti indigeni preparati in anticipo a basse temperature.
“2023 vocato all’intensità e alla complessità aromatica”