vendemmie Archivi - Azienda Agricola Ca' de Noci
Dal 1993 l’agricoltura biologica certificata è l’unico metodo di coltivazione di Cà de noci. La vigna è l’essenza della qualità. Coltiviamo 5 ettari di vigneti
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Diario 2023

Diario 2023 la trentesima vendemmia!

Le abbondanti piogge di inizio estate hanno portato un rischio di malattie fungine molto superiore agli anni passati.
I campi e la cantina sono state allagate per alcuni giorni ma possiamo dirci fortunati rispetto ai tragici eventi della vicina Romagna.
L’umidità di maggio ci ha obbligato a sforzi mai fatti prima nella lotta alle malattie e usando solo estratti naturali con interventi preventivi, il lavoro in vigna è stato incessante e durissimo. Gli interventi hanno richiesto elevate temperature di esecuzione ad orari mirati con frequenze mai eseguite prima d’ora.
Continui anche gli sfalci per controllare l’umidità sul filare e limitare la trasmissione della peronospora e dell’oidio.
Il 21 Agosto le uve bianche erano già mature e sane fortunatamente.
Il calo di produzione tanto temuto è stato limitato e l’intensità aromatica delle uve si è dimostrata una delle caratteristiche più importanti dell’annata.

La vendemmia

La nostra raccolta manuale a più passaggi è sempre fondamentale per la selezione dei grappoli migliori per ogni vino e anche quest’anno è stata utile per esaltare le caratteristiche aromatiche, quest’anno così generose.

In vendemmia le temperature estremamente torride con l’ondata di caldo di agosto, ci hanno obbligati ad orari molto anticipati perchè già alle 10 di mattina il caldo metteva già a dura prova le persone ed i grappoli con valori spesso oltre i 35 °C.
Queste temperature hanno messo a rischio la tenuta delle acidità ma con una vendemmia tempestiva e un gruppo di ragazze e ragazzi molto determinati abbiamo salvato dal bruciore di quei giorni la freschezza gustativa e aromatica delle uve.
Con queste caratteristiche le macerazioni sono state qualche giorno più brevi degli anni passati per non appesantire la struttura e prevenire le ossidazioni.

La cantina

Lo sforzo principale in cantina è stato il controllo delle fermentazioni per evitare sbalzi di temperatura che compromettessero l’espressione delle nostre varietà antiche. Esprimere l’identità aromatica è stato possibile organizzando il nostro riposo notturno delle uve per acclimatarle e organizzare lenti avvii di fermentazione con fermenti indigeni preparati in anticipo a basse temperature.

“2023 vocato all’intensità e alla complessità aromatica”

Diario 2022

Le piogge di maggio sono state le ultime, poi mesi di siccità inesorabile, come nel 2021 fino alla vendemmia. Dopo tre mesi di siccità fiumi e falde in secca, l’uva stava bruciando. La nostra Terra e il suo clima chiedono sempre più aiuto!
Le crepe hanno strappato le radici più giovani. Il cielo portava ogni giorno solo sete… e anche quest’anno abbiamo perso più di 1000 piante nei nuovi vigneti.
Il 18 Agosto la pioggia che salva l’annata con 60 mm di pioggia. Una salvezza per i grappoli che stavano appassendo. Abbiamo atteso diversi giorni dopo le piogge l’evoluzione dei grappoli fino all’arrivo di un nuovo equilibrio in una situazione che sembrava irrimediabile.

C’è stato anche quest’anno il calo di produzione del 20% e non siamo riusciti a produrre il metodo classico e l’Aresco.

“Vi chiediamo una prenotazione dei vini con largo anticipo per provare a soddisfare le richieste di tutti.”


La vendemmia manuale a più passaggi è sempre fondamentale per la selezione dei grappoli migliori per ogni vino. Le vigne più vecchie tra i 30 e 50 anni hanno portato come sempre ad una maturazione ancora più equilibrata e sono state il punto di forza dei nostri vini.
In vendemmia i grappoli erano molto sani e con un perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri.
Un equilibrio nuovo perché arrivato con la pioggia di agosto dopo la grande siccità.
Con queste caratteristiche dei frutti è stato possibile macerare a lungo le uve di Sgavetta e di Spergola per affinare in giara di terracotta il Kyathos rosso e il Kyathos bianco. Annata ideale per le lunghe macerazioni.

Qui a fianco la vendemmia
dell’uva Spergola!

 

La cantina
Un’annata dove la cantina si è trovata grandi responsabilità per dare la massima cura per il rispetto di grandi uve. Le uve lambrusche in particolare hanno avuto maturazioni lunghe e graduali per una forte struttura e una completa espressione aromatica.
Le fermentazioni spontanee senza solforosa aggiunta hanno completato la complessità dei vini, che si presentano ricchi di struttura e con una rara armonia.

“2022 grappoli sani e di estremo equilibrio hanno dato intensità e persistenza”

diario 2021

Le piogge di aprile sono state le ultime.
Maggio Giugno Luglio e Agosto senza acqua da un cielo rovente.
Mancavano solo le fiamme ma la terra ha aperto le crepe. Si sono salvate le vigne vecchie con radici molto profonde le giovani hanno avuto sofferenze e perdite per disseccamento mai viste prima.
Le crepe hanno strappato le radici più esili. Il cielo portava ogni giorno solo sete…

quanto è urgente lavorare tutti per il clima per poter sperare nel domani!

Il clima dell’annata

Nel periodo giugno luglio abbiamo vissuto l’estate più calda degli ultimi 30 anni e completamente senza pioggia. Questo non ha portato ad una vera maturazione ma solo a diversi livelli di sofferenza, perdite di prodotto e di vegetazione.
Le vigne di pochi anni hanno avuto piante morte per disseccamento fino al 40% .
Le vigne di età media hanno provato a maturare ma il percorso si è bloccato per stress idrico quando le gradazioni erano vicine ai 10°alcool potenziale. Le acidità si sono mantenute su livelli medi ma la maturazione dei polifenoli si è interrotta dando spesso sfumature tanniche e amarognole.
Il calo di produzione è stato drastico su molti vini:
Querciole – 35% / Sottobosco – 20% / LeRose -25% / Defratelli – 40%

Vi chiediamo una prenotazione dei vini con largo anticipo per provare a ripartire le vostre richieste fra tutti.

I grappoli

I grappoli che sono arrivati a maturazione erano sani ma cotti dal caldo e dalla siccità, con pochissimo succo.
Al contrario delle previsioni questo secco non ha portato gradazioni zuccherine alte perchè il caldo non ha permesso alle foglie di produrre zuccheri e a inizio agosto le piante hanno iniziato a perdere foglie come d’autunno e a seccare grappoli verdi.
Le vigne più vecchie tra i 30 e 50 anni sono sopravvissute ed hanno portato ad una maturazione equilibrata; sono state la colonna e la salvezza della nostra vendemmia.

La vendemmia

La vendemmia manuale a più passaggi è stata fondamentale per cercare di selezionare i grappoli maturi da quelli seccati o acerbi non maturati.
– Per le caratteristiche delle uve è stato impossibile fare il vino passito “Aresco”
– Abbiamo invece provato a macerare per venti giorni le uve di spergola molto dorate creando … un nuovo vino bianco dal colore del sole!

La cantina

Un’annata difficilissima da interpretare e da leggere. Le uve avevano il 30% in meno di mosto in pressatura.
Gradazioni alcoliche medio-basse perchè l’assenza d’acqua ha bloccato la maturazione. Struttura e tannini molto persistenti perchè sono gli strumenti delle piante per difendersi, acidità stabili con note aromatiche di confetture, fiori secchi e frutti sotto spirito.

“2021 grappoli strappati alla più grave siccità
degli ultimi 30 anni. Nei vini grande complessità aromatica e una sapida persistenza”

Diario 2020

Il caldissimo inverno faceva pensare ad una vendemmia anticipata e una annata dalle alte gradazioni, la grandine ha raccontato un’altra storia. Una produzione decimata ha complicato molto il lavoro di prevenzione delle malattie ma ha esaltato le caratteristiche varietali dei vini.

 

l’annata

Il secondo inverno più caldo degli ultimi due secoli è stato battezzato il 2020 da molti climatologi ha anticipato la ripresa vegetativa esponendola a notevoli rischi di gelate.
Da noi non è accaduto ma…
… in pieno sviluppo vegetativo e a grappolo ben formato, a metà maggio e il 2 giugno due grandinate hanno imbiancato la collina decimando la produzione con un calo verificato alla fine del 35-40% e con danni alle foglie e al legno.
Grappoli tagliati dalla grandine, sgranati e danneggiati ci hanno impegnato in vigna per tutta la stagione per non compromettere la maturazione.

 

 

la vigna

La reazione alla grandinata è stata una continua osservazione e sostegno a ciò che la pianta chiedeva.
Estratti naturali di origine vegetale, propoli come sanificante naturale hanno permesso di arginare le infezioni causate dalle lesioni del ghiaccio alle foglie e ai grappoli.
In questo modo siamo arrivati ad agosto con grappoli sani molto ricchi di polifenoli e aromi perché la pianta ha saputo reagire esprimendo tutta se stessa e forse in modo più completo che nelle precedenti annate il potenziale varietale.

 

 

 

la vendemmia

La vendemmia è stata come sempre manuale, discontinua negli appezzamenti per la selezione delle zone più vocate per ogni vino.
A causa della scarsissima quantità abbiamo rinunciato alla produzione di due vini per noi molto importanti:

  • il metodo classico della spergola dai vecchi filari, defratelli.20
  • il vino passito Aresco 2020

 

l’uva

L’uva è giunta alla vendemmia sana e caratterizzata da grande concentrazione di sapori ed aromi in quanto i grappoli avevano perso molti acini e quelli rimasti avevano saldato bene le ferite di giugno accumulando con lentezza zuccheri e polifenoli.

 

in cantina

La nostra tecnica di svinatura manuale dal cappello delle bucce in fermentazione, ci ha permesso di controllare le macerazioni in questo caso senza eccessivi squilibri per eccesso di polifenoli ma mirando ad una elevata complessità gustativa forse tra le principali peculiarità della vendemmia 2020.

 

“Un caldo inverno ha anticipato il risveglio, le grandinate hanno decimato la produzione, le uve si sono difese con originale struttura tannica ed espressione varietale”

Diario 2019

Le intermittenti piogge estive hanno rallentato la maturazione portando leggerezza alcolica e profonda espressione aromatica delle varietà.

l’annata

Un inverno non troppo rigido e una primavera con il giusto apporto di piogge ha permesso una ripresa vegetativa vigorosa e una buona messa a frutto delle vigne.
L’anomala persistenza di piogge intense anche nel mese di agosto ha rallentato il processo di maturazione aumentando il rischio di malattie fungine del grappolo.
Come nell’ annata precedente, la persistente umidità ci ha impegnato alla prevenzione delle malattie della vite con frequenti interventi di sfalcio per favorire l’arieggiamento dei grappoli. La ricerca e la selezione di nuovi estratti naturali ha permesso di impiegare meno rame e aumentare l’efficacia della prevenzione in vigna.
Il persistere anomalo delle piogge tra fine agosto e inizio settembre ci ha poi indirizzato verso una rigorosa selezione in vigna dei grappoli evitando completamente la vendemmia delle zone più danneggiate dalle malattie.

la vigna

Molto simile al 2018, il vigore vegetativo elevato con una buona messa a frutto ha portato una buona protezione dei grappoli dall’irraggiamento solare, preservando l’acidità e gli aromi.
L’accumulo degli zuccheri è stato lento e incostante durante l’ultima fase di maturazione prolungando il fine vendemmia a fine settembre, evento che riporta alle vendemmie di vent’anni fa.

la vendemmia

La vendemmia è stata come sempre manuale, discontinua negli appezzamenti per la selezione delle zone più vocate per ogni vino. La presenza di malattie ci ha imposto di rinunciare alla vendemmia delle zone più umide e colpite soprattutto da Botrite con una meticolosa selezione delle uve in campo.

l’uva

L’uva che è stata selezionata per la raccolta 2019 ha mantenuto una buona acidità e una ineguagliabile espressione aromatica dei vitigni senza però raggiungere le gradazioni alcoliche più elevate a causa di incessanti piogge che ci hanno imposto una vendemmia molto laboriosa e più volta a selezionare i grappoli migliori che non ad attendere l’incremento delle gradazioni zuccherine.

in cantina

La nostra tecnica di svinatura manuale dal cappello delle bucce in fermentazione, ci ha permesso di controllare le macerazioni controllando il rischio delle ossidazioni potenziali tipiche di annate così umide. I vini ottenuti si distinguono particolarmente per l’espressione aromatica delle diverse varietà e la leggerezza alcolica indicando una strada difficile e di grande attenzione in cantina per poter trasferire tutto questo lavoro senza conservanti e senza solforosa fino alla bottiglia che scoprirete.

Diario 2018

Una primavera piovosa e i temporali estivi hanno portato uve dalla lenta maturazione, poco cariche di zuccheri ma dal patrimonio aromatico unico

diario 2018l’annata

L’inverno rigido con nevicate abbondanti ha permesso di ricostituire le riserve idriche nelle falde acquifere.
Una primavera calda ma con piogge alterne fino all’estate ha portato una maturazione lenta e difficile con grande vigore vegetativo.
La persistente umidità ci ha impegnato alla prevenzione delle malattie della vite con interventi di sfalcio frequente per favorire l’arieggiamento dei grappoli e l’efficacia dei trattamenti.
La ricerca e la selezione di nuovi estratti naturali ha permesso di impiegare meno rame e aumentare l’efficacia della prevenzione in vigna.

I temporali estivi hanno creato danni con la grandine alla vigna di Broletto ma hanno saputo guidare con lentezza la maturazione dei grappoli.

diario 2018la vigna

Un vigore vegetativo elevato con una buona messa a frutto ha portato una buona protezione dei grappoli dall’irraggiamento solare, preservando l’acidità e gli aromi.
L’accumulo degli zuccheri è stato lento e ci ha permesso di vendemmiare non al pieno della gradazione alcolica potenziale ma alla massima espressione della freschezza gustativa e della caratterizzazione aromatica di ogni varietà.

diario 2018la vendemmia

La vendemmia è stata come sempre manuale, discontinua negli appezzamenti per la selezione delle zone più vocate per ogni vino.

l’uva

L’uva raccolta si è distinta per la buona acidità e il buon corredo aromatico e, al contrario del 2017, ha permesso di ottenere tutti i vini da noi prodotti con particolare vocazione alla rifermentazione in bottiglia.

in cantina

Il riposo delle uve, il controllo delle temperature e la nostra tecnica di svinatura manuale dal cappello ci ha permesso di esaltare le doti naturali dell’annata: la freschezza, la salinità e la profondità aromatica.

 

Diario 2017

Ancora non sappiamo le gravi ripercussioni di questo clima mutato sulla salute del legno e sulla fertilità delle gemme nella prossima annata e per il nostro futuro

l’annata

L’inverno arido senza nevicate e con temperature miti ha portato problemi di siccità già in primavera, il 19 e 20 Aprile le temperature minime inferiori a 0 C° hanno provocato la gelata dei germogli, con perdite dal 30% al 70%.
Da giugno ad agosto la mancanza di piogge e le temperature estive tra le più alte di sempre, hanno portato alla più grave siccità degli ultimi 50 anni.
I numeri: perdita di produzione ~ 50%.

la vigna

Le sommatorie termiche estive hanno portato un anticipo di maturazione superiore ai 15 giorni con disseccamento fogliare diffuso e maturazioni molto irregolari all’interno di uno stesso vigneto.
La gelata primaverile ha causato una seconda fioritura dalla quale i grappoli sono maturati con un ritardo di 20 giorni dalla prima con la necessità di una seconda vendemmia.

I numeri: resa della vendemmia scalare 40 kg/ora per persona contro la media anni precedenti di 70kg/ora quindi un costo di raccolta quasi doppio del normale

la vendemmia

Grappoli sani e maturi alla prima raccolta: 50% precoce vendemmia manuale per selezione grappoli sani.
Grappoli acerbi per irregolare maturazione 25% successive vendemmie scalari di selezione dei grappoli tardivi
Grappoli verdi da seconda fioritura 25% , con vendemmia finale per la raccolta dei grappoli da seconda fioritura

I numeri: calo di resa da uva a mosto per stress idrico perdita del 10% (resa del 55% rispetto al 65% delle annate precedenti).

l’uva

L’uva raccolta si è distinta per il buon corredo aromatico, il grande carico polifenolico, una medio-bassa gradazione zuccherina accompagnata da una spiccata acidità. Si può considerare qualitativamente una buona annata, ma con molti disequilibri, sicuramente adatta ad esaltare solo alcune vinificazioni.

in cantina

Abbiamo lavorato per il miglior controllo possibile delle macerazioni, per mitigare il grande carico polifenolico e praticando frequenti sfecciature naturali per decantare l’elevato estratto secco frutto della stagione.
Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a vinificare i vini che le caratteristiche dell’annata non hanno consigliato, e altri che le bassissime rese non ci hanno consentito.

Vini non prodotti: Gheppio rosso fermo – Aresco passito – Defratelli spumante dosaggio zero

Si stima una perdita complessiva del 40% e un aumento dei costi di produzione per le caratteristiche delle poche uve rimaste nell’ordine del 35%.

No acquisti di uve, mosti o vini esterni per correggere le perdite dell’annata.