Diario 2018
Una primavera piovosa e i temporali estivi hanno portato uve dalla lenta maturazione, poco cariche di zuccheri ma dal patrimonio aromatico unico
l’annata
L’inverno rigido con nevicate abbondanti ha permesso di ricostituire le riserve idriche nelle falde acquifere.
Una primavera calda ma con piogge alterne fino all’estate ha portato una maturazione lenta e difficile con grande vigore vegetativo.
La persistente umidità ci ha impegnato alla prevenzione delle malattie della vite con interventi di sfalcio frequente per favorire l’arieggiamento dei grappoli e l’efficacia dei trattamenti.
La ricerca e la selezione di nuovi estratti naturali ha permesso di impiegare meno rame e aumentare l’efficacia della prevenzione in vigna.
I temporali estivi hanno creato danni con la grandine alla vigna di Broletto ma hanno saputo guidare con lentezza la maturazione dei grappoli.
la vigna
Un vigore vegetativo elevato con una buona messa a frutto ha portato una buona protezione dei grappoli dall’irraggiamento solare, preservando l’acidità e gli aromi.
L’accumulo degli zuccheri è stato lento e ci ha permesso di vendemmiare non al pieno della gradazione alcolica potenziale ma alla massima espressione della freschezza gustativa e della caratterizzazione aromatica di ogni varietà.
la vendemmia
La vendemmia è stata come sempre manuale, discontinua negli appezzamenti per la selezione delle zone più vocate per ogni vino.
l’uva
L’uva raccolta si è distinta per la buona acidità e il buon corredo aromatico e, al contrario del 2017, ha permesso di ottenere tutti i vini da noi prodotti con particolare vocazione alla rifermentazione in bottiglia.
in cantina
Il riposo delle uve, il controllo delle temperature e la nostra tecnica di svinatura manuale dal cappello ci ha permesso di esaltare le doti naturali dell’annata: la freschezza, la salinità e la profondità aromatica.