Diario 2019
Le intermittenti piogge estive hanno rallentato la maturazione portando leggerezza alcolica e profonda espressione aromatica delle varietà.
l’annata
Un inverno non troppo rigido e una primavera con il giusto apporto di piogge ha permesso una ripresa vegetativa vigorosa e una buona messa a frutto delle vigne.
L’anomala persistenza di piogge intense anche nel mese di agosto ha rallentato il processo di maturazione aumentando il rischio di malattie fungine del grappolo.
Come nell’ annata precedente, la persistente umidità ci ha impegnato alla prevenzione delle malattie della vite con frequenti interventi di sfalcio per favorire l’arieggiamento dei grappoli. La ricerca e la selezione di nuovi estratti naturali ha permesso di impiegare meno rame e aumentare l’efficacia della prevenzione in vigna.
Il persistere anomalo delle piogge tra fine agosto e inizio settembre ci ha poi indirizzato verso una rigorosa selezione in vigna dei grappoli evitando completamente la vendemmia delle zone più danneggiate dalle malattie.
la vigna
Molto simile al 2018, il vigore vegetativo elevato con una buona messa a frutto ha portato una buona protezione dei grappoli dall’irraggiamento solare, preservando l’acidità e gli aromi.
L’accumulo degli zuccheri è stato lento e incostante durante l’ultima fase di maturazione prolungando il fine vendemmia a fine settembre, evento che riporta alle vendemmie di vent’anni fa.
la vendemmia
La vendemmia è stata come sempre manuale, discontinua negli appezzamenti per la selezione delle zone più vocate per ogni vino. La presenza di malattie ci ha imposto di rinunciare alla vendemmia delle zone più umide e colpite soprattutto da Botrite con una meticolosa selezione delle uve in campo.
l’uva
L’uva che è stata selezionata per la raccolta 2019 ha mantenuto una buona acidità e una ineguagliabile espressione aromatica dei vitigni senza però raggiungere le gradazioni alcoliche più elevate a causa di incessanti piogge che ci hanno imposto una vendemmia molto laboriosa e più volta a selezionare i grappoli migliori che non ad attendere l’incremento delle gradazioni zuccherine.
in cantina
La nostra tecnica di svinatura manuale dal cappello delle bucce in fermentazione, ci ha permesso di controllare le macerazioni controllando il rischio delle ossidazioni potenziali tipiche di annate così umide. I vini ottenuti si distinguono particolarmente per l’espressione aromatica delle diverse varietà e la leggerezza alcolica indicando una strada difficile e di grande attenzione in cantina per poter trasferire tutto questo lavoro senza conservanti e senza solforosa fino alla bottiglia che scoprirete.